TANTE MOSTRE A PALAZZO DEI DIAMANTI E... NON SOLO

Mostre e sedi espositive a Ferrara

Palazzo Diamanti: la riapertura a febbraio 2023

Palazzo dei Diamanti ha riaperto con la rassegna Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa (dal 18 febbraio al 19 giugno 2023), un’esposizione di rilievo che presenta al pubblico una selezione di opere provenienti da alcuni dei più importanti musei nazionali e internazionali. Un’occasione irripetibile per ammirare i capolavori di due maestri del rinascimento come Ercole de’ Roberti (c. 1450 – 1496) e Lorenzo Costa (1460 – 1535).

L’esposizione costituisce la prima tappa di un progetto più ampio e ambizioso intitolato
Rinascimento a Ferrara 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d’Este, sulla vicenda
storico-artistica del periodo compreso tra la costituzione della città come ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio.
Le oltre cento opere esposte, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, offriranno
al pubblico un’occasione unica, e forse irripetibile, per scoprire (o riscoprire) l’arte di due grandi
interpreti del Rinascimento italiano: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.
Dotato di un incredibile talento compositivo, straordinario per qualità ed espressività emotiva,
Ercole de’ Roberti (Ferrara c. 1450 – 1496) era l’erede dell’Officina ferrarese, il più giovane e
intelligente tra quanti parteciparono al clima culturale di Palazzo Schifanoia, negli ultimi anni del governo di Borso che proprio allora riceveva il titolo di duca (1471). Operò a più riprese a Bologna, dove lasciò una impronta profondissima, ma non vi è dubbio che a Ferrara trovò l’ambiente più adatto in cui esprimersi durante l’ultimo decennio della sua vita, trascorso alle dipendenze della corte.
Fu Lorenzo Costa (Ferrara 1460 – Mantova 1535), di dieci anni più giovane, a raccoglierne l’eredità e a continuarne lo stile nelle opere giovanili. Ma durante un lungo soggiorno a Bologna la sua pittura mutò in direzione di una maggiore morbidezza, di una classicità calma e distesa. Il mondo stava cambiando, Leonardo e Perugino stavano imponendo una nuova “maniera”, che Costa comprese subito e della quale fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il trasferimento a Mantova alla corte dei Gonzaga.
I visitatori potranno seguire la carriera di Ercole attraverso oltre venti opere (di gran lunga il
numero maggiore mai riunito), dagli esordi alla compiuta maturità. Tra le prove giovanili
saranno presenti gli scomparti del polittico Griffoni, eseguito a fianco di Francesco del Cossa, e i luminosi Ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio che giungeranno da Washington. Le sale dedicate agli ultimi anni, quando Ercole dopo il rientro in patria era divenuto pittore di corte degli Este, saranno impreziosite da quattro dipinti di rara raffinatezza, grazie al prestito eccezionale concesso dalla National Gallery di Londra: oltre al dittico che appartenne alla duchessa Eleonora d’Aragona, la Raccolta della manna e l’Istituzione dell’Eucarestia, forse provenienti da una chiesa ferrarese. Dal Kimbell Art Museum di Forth Worth arriva la tavola con Porzia e Bruto che sarà ricongiunta alla compagna con Lucrezia, Bruto e Collatino della Galleria Estense di Modena.
Non meno ricca la selezione di lavori di Costa, che prende avvio dal periodo giovanile, durante il quale il pittore è impegnato in un fruttuoso confronto con Ercole, come dimostrano le Storie degli Argonauti qui riunite per la prima volta. Questa fase, che passa attraverso capolavori come la Natività del Musée des Beaux-Arts di Lione, trova un termine e una sintesi in una serrata successione di straordinarie pale d’altare degli anni Novanta del Quattrocento. Per illustrare il Costa più classicheggiante e pacato sarà in mostra una serena Sacra Famiglia dal Museo di Toledo in Ohio; mentre per documentare il periodo mantovano, finora meno frequentato dagli studi, interverranno la Santa Veronica del Louvre, il Ritratto di cardinale del Minneapolis Institute of Art, sino all’ultima opera nota, la Madonna e santi della chiesa di Sant’Andrea a Mantova, datata 1525.
I due protagonisti saranno affiancati da maestri nobili e da compagni di viaggio contemporanei: Mantegna, Cosmè Tura, Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo costituiranno il punto di partenza, mentre Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino offriranno una sponda di dialogo lungo il percorso espositivo.
La mostra avrà il suo prologo ideale a Palazzo Schifanoia, dove il giovane Ercole de’ Roberti esordì nel Salone dei Mesi realizzando il mese di Settembre

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MOSTRE

Dopo la tappa tedesca (Kiel, Stadtgalerie, 11 marzo – 22 maggio 2022), il IX Premio Fondazione VAF arriva a Ferrara. Dal 5 marzo al 4 giugno le sale al piano nobile del Castello Estense ospitano questo prestigioso appuntamento, istituito dall’omonima fondazione tedesca per sostenere l’arte contemporanea italiana e dare impulso allo scambio culturale tra Italia e Germania. Il premio nasce nel 2003 allo scopo di promuovere, in particolare, il potenziale artistico e creativo degli artisti under 40.

In mostra nove protagonisti della scena contemporanea: Luca Azzurro, Renata e Cristina Cosi, Silvia Inselvini, collettivo KEM, L’orMa, Enrico Minguzzi, Sebastiano Raimondo, Dario Tironi, Valeria Vaccaro.

Il vincitore di questa edizione è stato L’orMA (Lorenzo Mariani) per la reinterpretazione dei materiali della scultura con intenti di ironica leggerezza; a Valeria Vaccaro è stato conferito il secondo premio per la capacità di metamorfosi dei materiali plastici; a Enrico Minguzzi è stato assegnato il terzo riconoscimento per la ricerca sulla trama pittorica e segnica della composizione. Una menzione speciale è stata riconosciuta al collettivo KEM per la promettente ricerca improntata nell’ambito dell’arte dei nuovi media.

Oltre alle creazioni dei nove artisti sono esposte alcune opere di Paolo Baratella (Bologna, 1935) a cui è stato conferito un premio alla carriera.

Per Ferrara la mostra costituisce una straordinaria occasione per proiettarsi al centro delle dinamiche artistiche attuali attraverso le opere di talentuosi artisti italiani. La riflessione proposta dall’organizzazione della manifestazione cerca di osservare con estrema attenzione i temi del contemporaneo concentrandosi non solo sui generi più tradizionali della pittura e della scultura, ma anche sulla fotografia e sui nuovi media quali installazioni e video arte.

http://www.castelloestense.it

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“Da Schifanoia: re-incantare il mondo” da domenica 18 dicembre 2022, presso il Castello Estense Sala degli Stemmi visitabile fino al 10 aprile 2023.

L’installazione ‘Da Schifanoia: re-incantare il mondo’ dell’artista rom-polacca Malgorzata Mirga-Tas arriva ora a Ferrara presso la Sala degli Stemmi del Castello Estense dal 18 dicembre al 10 aprile.

La mostra si svolge infatti dove tutto è cominciato, dalla storia e dai monumenti diventati fonte di ispirazione del suo lavoro. 

Mirga-Tas ha visitato per la prima volta Ferrara e durante la sua permanenza si è soffermata sugli affreschi di Palazzo Schifanoia. Ha visto i luoghi immortalati dallo scrittore ferrarese Giorgio Bassani, ammirato le opere di grandi maestri come Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, scoperto la figura del duca Borso d’Este, mecenate dei due artisti e committente del Salone dei Mesi.

Tuttavia i visitatori della mostra ferrarese non vedranno le stesse vicende rappresentate nelle tre fasce degli affreschi del Salone dei Mesi. Le storie delle divinità dell’Olimpo, quelle dei decani e le scene di vita cortigiana della Ferrara del XV secolo sono state infatti sostituite da episodi narrati dall’artista. Nella fascia superiore è raffigurato il mitico viaggio del popolo rom verso l’Europa, ispirato a una serie di stampe del XVII secolo dell’incisore lorenese Jacques Callot. La fascia centrale è un archivio affettivo di storie rom declinate al femminile che accosta immagini di donne reali a elementi magici e astrologici. In quella inferiore è rappresentata la vita quotidiana nella città natale dell’artista, Czarna Gora, e in altri insediamenti rom tra i monti Tatra, come Podhale e Spis, in Polonia.

L’allestimento al Castello Estense, organizzato da Fondazione Ferrara Arte, Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara e Zacheta — National Gallery of Art di Varsavia, comprende otto dei dodici teleri creati dall’artista. Mirga-Tas ha deciso di esporre i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre: i primi sette sono quelli tuttora visibili a Palazzo Schifanoia.


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