ITINERARI DI FERRARA CON GIORGIO BASSANI

Percorsi di visita a Ferrara

Itinerari come invito a percorrere le vie ferraresi, scoprirle o riscoprirle attraverso lo guardo dello scrittore

Il legame tra l’autore e la città estense è stato certamente controverso e tuttavia indissolubile, tanto da rendere il capoluogo padano personaggio d’elezione più che semplice scenario.

Nascono così i tre itinerari qui proposti, una ciclopasseggiata e due camminate. Ognuno di essi muove dal cuore di Ferrara per spingersi in una diversa direzione verso l’esterno della città, ciascuno trovando comunque entro le Mura un punto d’arrivo caratteristico e peculiare nell’ottica bassaniana: il MEIS – Museo dell’ebraismo e della Shoah (già carcere di via Piangipane, in cui lo scrittore è stato detenuto nel 1943), la Prospettiva di Corso Giovecca, la tomba di Giorgio Bassani presso il cimitero ebraico di via delle Vigne.

1 – All’ombra dei Finzi-Contini

Dal Corso Martiri della Libertà, l’itinerario percorre il monumentale Corso Ercole I d’Este per raggiungere le Mura e il Parco Urbano, fino al Cimitero ebraico di via delle Vigne, dove è sepolto Giorgio Bassani

>>> Corso Ercole I d’Este
Via rinascimentale di collegamento tra Castello Estense e Porta degli Angeli, è rinomata in quanto sede di palazzi, tra cui il Palazzo dei Diamanti, e musei, cardine della cosiddetta Addizione Erculea, la rivoluzionaria opera urbanistica voluta dal duca Ercole I d’Este e realizzata dall’architetto Biagio Rossetti tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
Un celebre ritratto narrativo di Corso Ercole I d’Este è tratteggiato nel famoso romanzo Il giardino dei Finzi-Contini.
>>>Parco Massari
Il Parco Massari, che prende il nome dall’attiguo palazzo di fine Cinquecento, è il più vasto giardino pubblico entro le mura della città ed è noto anche per aver ispirato Giorgio Bassani nella descrizione del mitico giardino dei Finzi-Contini, luogo inesistente e frutto dell’immaginazione dello scrittore.
>>> Certosa
L’ampio complesso fu originariamente fondato come monastero dai certosini per volontà di Borso d’Este tra il 1452 e il 1461, quando l’area risultava esterna alle mura cittadine. Secondo Bassani la piazza della Certosa è sempre stata meta di convegni di innamorati. [Gli ultimi giorni di Clelia Trotti]
>>> DEVIAZIONE
Da Corso Ercole I d’Este, svoltando su Via Arianuova, si possono incontrare il Liceo Ariosto, adiacente al Cimitero levantino (Via G. Rossi) e, non lontano, la Casa di Ludovico Ariosto.
Giorgio Bassani frequenta l’Ariosto quando la sede era in Via Borgoleoni 60, negli anni del consenso al regime fascista precedenti la promulgazione delle leggi razziali (1926-1934), e si distingue per la qualità del profitto. Degli anni liceali è notevole l’incontro con il docente di latino e greco Francesco Viviani, stimato da Bassani e reinventato nel professor Guzzo del romanzo Dietro la porta.
Casa di Ludovico Ariosto – Fondazione Giorgio Bassani
Acquistata dal poeta nel 1526, l’abitazione, dotata di terreno e orto, è stata la dimora di Ariosto nell’ultimo periodo della sua vita, fino al 1533. Attualmente ospita la Fondazione Giorgio Bassani, che raccoglie la biblioteca dello scrittore e oggetti personali tra cui la ricostruzione del suo studio romano.
>>> Le Mura e il Parco urbano Giorgio Bassani
Inserito nel 1995 nella Lista del Patrimonio Mondiale tutelato dall’Unesco, il centro storico di Ferrara è delimitato da uno dei più estesi circuiti fortificati esistenti in Italia, recuperato interamente dopo un restauro decennale avviato nel 1988. Dalla Porta degli Angeli si ha una visuale completa del Parco intitolato a Bassani nel 2003. Questo si estende per 1200 ettari e occupa l’antico Barco, riserva di caccia degli Estensi.
È anche grazie all’impegno di Bassani, presidente all’epoca di Italia Nostra, che si deve l’avvio del recupero della cinta muraria.
>>> Cimitero ebraico – Monumento funebre a Giorgio Bassani
Il Cimitero ebraico di Via delle Vigne, tuttora in uso, è il più antico dell’Emilia Romagna, ed è situato a ridosso di un tratto delle mura estensi nell’Addizione Erculea. All’interno trovano posto sepolture dal Settecento in poi e, in un’area appartata, la tomba di Giorgio Bassani con il monumento a lui dedicato, realizzato dallo scultore Arnaldo Pomodoro e dall’architetto Piero Sartogo nel 2003.

2 – Dietro la porta del ghetto

Dal Corso Martiri della Libertà, l’itinerario si addentra nelle vie medievali dell’antiche ghetto ebraico, fino al MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah

>>> Via Mazzini
In fondo a Piazza Trento Trieste inizia Via Mazzini, via principale della zona di residenza della Comunità ebraica insieme a Via Vignatagliata e Via della Vittoria, e ghetto cittadino a partire dal 1627. Tutte le strade erano delimitate dai portoni che di notte venivano chiusi per separare la Comunità ebraica dal resto della cittadinanza.
Al civico 95 si trova il complesso delle Sinagoghe, ancor oggi sede della Comunità ebraica.
Il nome di questa importante via del ghetto ebraico è ricorrente nell’opera di Giorgio Bassani e compare anche nel titolo della terza delle Cinque storie ferraresi, Una lapide in via Mazzini.
>>> Via Vignatagliata
Via Vignatagliata è una delle più antiche strade della città e insieme a Via della Vittoria forma la zona residenziale dell’area del ghetto, con piccoli palazzi, cortili interni e suggestivi balconi.
>>> Via Vittoria
Via del centro medievale che faceva parte dell’area del ghetto.
Al civico 41 aveva sede la Sinagoga di rito spagnolo, distrutta dai nazi-fascisti nel 1944.
>>> Biblioteca Comunale Ariostea
La Biblioteca cittadina intitolata a Ludovico Ariosto ospita il monumento funebre del grande autore dell’Orlando furioso, nonché il manoscritto autografo de Il giardino dei Finzi-Contini.
>>> DEVIAZIONE
Casa Minerbi – Dal Sale (Via Giuoco del Pallone, 15-17)
Centro Studi Bassaniani
Complesso architettonico appartenuto nel Trecento alla famiglia Del Sale (o Dal Sale), Casa Minerbi -Dal Sale esibisce una compresenza di elementi trecenteschi e contemporanei. Colpiscono gli affreschi a decoro del Salone dei Vizi e delle Virtù e della Sala degli Stemmi.
Grazie al lascito di Portia Anne Prebys, Casa Minerbi – Dal Sale è sede del Centro Studi Bassaniani.
>>> Via della Ghiara
Via della Ghiara o Ghiaia è il nome antico anche dell’attuale Via XX Settembre e si riferisce all’alveo dell’antico Po di Primaro.
La via è molto cara a Giorgio Bassani: lì si ergeva la casa dei nonni materni, ricordata nella poesia La cuginetta cattolica e ne La passeggiata prima di cena.
>>> MEIS Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah
Il Museo è stato istituito per offrire al pubblico la prima presentazione organica del patrimonio e dell’eredità dell’ebraismo italiano, nonché una opportunità di conoscenza, storia, identità e turismo culturale. Oggetto della sua narrazione sono 2.200 anni di vitale e ininterrotta presenza degli ebrei in Italia. Il luogo scelto come sede del MEIS è il complesso delle ex-carceri cittadine, dove fu rinchiuso Bassani nel luglio 1943.

3 – DI LA’ DAL PARABRISE

Dal Corso Martiri della Libertà, l’itinerario percorre il Corso della Giovecca, entrando nell’area appena a sud della ‘Main Street’ di Ferrara, per raggiungere l’imponente arco monumentale della Prospettiva

>>> Corso della Giovecca
Questo lungo asse viario percorre la linea che corrispondeva al fossato esterno delle fortificazioni medioevali, prima che venisse realizzata l’Addizione Erculea, cioè l’estensione della città di Ferrara verso nord, iniziata nell’anno 1492. Ora rappresenta la via cerniera tra la città medievale a sud e quella rinascimentale a nord.
A introdurre, letteralmente, il lettore in questa via è l’incipit della seconda delle Cinque storie ferraresi di Bassani, La passeggiata prima di cena.
>>> DEVIAZIONE
Via Adelardi

La piccola strada si trova sul lato sinistro della Cattedrale; anticamente era denominata Via Gorgadello in riferimento ai depositi d’acqua o gorghi che si formavano in città prima della costruzione di docce o canali di scolo. Al n. 9 una targa ricorda l’osteria più antica del mondo, l’Hostaria del Chiucchiolino.
Giorgio Bassani in questa via situa la dimora di uno dei suoi personaggi più celebri: il dottor Fadigati protagonista de Gli occhiali d’oro.
>>> Via Savonarola
L’attuale denominazione di questa via risale al 7 febbraio 1860 e si deve alla presenza della casa paterna di Girolamo Savonarola, il frate domenicano noto per la sua attività politica e di predicatore, impiccato e arso a Firenze, la cui statua è posta nella piazza vicino al Castello.
>>> Via Campofranco
La denominazione di questa stretta via si deve alla concessione di potersi battere a duello senza essere perseguibili, come in campo franco. Qui si possono scoprire la chiesa delle clarisse del Corpus Domini e parte del convento presso cui visse Santa Caterina Vegri, entrambi eretti nel 1415. Nella chiesa sono tumulati i duchi estensi Alfonso I, Ercole II, Alfonso II d’Este e le duchesse Lucrezia Borgia e Lucrezia d’Este.
>>> DEVIAZIONE
Via Salinguerra
La denominazione della via si deve all’antica famiglia ghibellina dei Torelli Salinguerra, impegnata a Ferrara nelle lotte contro i guelfi tra XI e XIII secolo. I Salinguerra detennero il potere per diversi decenni, in alternanza agli Estensi, i quali ottennero la definitiva supremazia nel 1264.
Bassani fornisce puntuale descrizione della via in Lida Mantovani, la prima delle Cinque storie ferraresi, raccolta che nel 1956 valse allo scrittore il Premio Strega. Lì l’autore colloca l’umile abitazione della protagonista.
>>> Via Scandiana
Si trova qui la delizia più famosa degli Estensi, dai magnifici affreschi: Palazzo Schifanoia, dove «si celebrarono matrimoni, feste, banchetti e danze, e dove furono accolti ambasciatori, principi, cardinali e vescovi».
>>> Via Cisterna del Follo – Casa Bassani
In un’antica residenza signorile, Giorgio Bassani trascorre l’infanzia e l’adolescenza, insieme al padre Enrico, alla madre Dora Minerbi e ai fratelli minori Paolo e Jenny, conducendo una vita benestante tra la scuola pubblica, il liceo classico, le lezioni private di musica o di disegno, il tennis alla Marfisa, lo sci, la scherma.
Una descrizione dell’edificio, tra reale e immaginario, appare nel romanzo Dietro la porta, benché nella finzione narrativa la dimora paia collocata in via Scandiana.
>>> Tennis Club Marfisa d’Este
L’ingegnere Carlo Savonuzzi progetta quattro campi da tennis con ingresso da Corso Giovecca. Il club diventa il riferimento della borghesia ferrarese. Tra i soci, accanto a Bassani, si contano il regista Michelangelo Antonioni e lo storico dell’arte Roberto Longhi.
>>> Corso della Giovecca – Prospettiva
Nell’ultima parte del corso si trova la Palazzina Marfisa d’Este, residenza affrescata, fatta costruire intorno al 1559 da Francesco d’Este, figlio del duca Alfonso I e di Lucrezia Borgia.
Corso della Giovecca si conclude con l’arco monumentale della Prospettiva, realizzato con funzione scenografica da Francesco Mazzarelli tra il 1703 e il 1704, e citato in uno dei alti componimenti poetici di Giorgio Bassani Rolls Royce.

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